Teatro Petrella di Longiano (RN)
Festival Santarcangelo dei Teatri
studio per le Finali del Premio Scenario 2007
Se dovessi descrivere “Assunta Pertuso” in poche parole, direi che è uno spettacolo sul desiderio d’amore; se poi dovessi descriverla in termini più complessi, direi che “Assunta Pertuso” tematizza l’idea dell’amore come depersonalizzazione, e la cala in uno stile fatto di camuffamenti e maschere per esplorare questa perdita di identità insita nel donarsi all’altro.
“Assunta Pertuso” partorisce così due quasi-marionette che anelano alla vita (teatrale e reale), intersecando un piano meta-teatrale (la marionetta in cerca di nuovi personaggi, per guadagnarsi nuova vita scenica) ad uno umano (miseri esseri che cercano l’affetto e l’amore e che, pur di riuscire in tale conquista, arrivano a prostituire la propria identità svilendo se stessi).
Carnalità, dunque, ma anche limiti che la mortificano (maschere e camuffamenti, appunto; voce in playback che ruba quella diretta e viva dell’attore, per trasformare noi interpreti in esseri neutri da cui traspaiano di volta in volta i vari personaggi e i loro destini).
Lo spettacolo è attualmente in prova, e partecipa alle Finali per il Premio Scenario 2007.